Artisti

SALVATORE ACCARDO AND FRIENDS

Salvatore Accardo ha esordito in pubblico a 13 anni eseguendo i Capricci di Paganini. A 15 ha vinto il Primo Premio al Concorso di Ginevra e due anni dopo è stato il primo vincitore assoluto del Concorso Paganini di Genova.
Il suo vastissimo repertorio spazia dalla musica barocca a quella contemporanea. Compositori quali Sciarrino, Donatoni, Piston, Piazzolla, Xenakis gli hanno dedicato loro opere.
Suona regolarmente con le maggiori Orchestre e i più importanti direttori, affiancando all’attività di solista quella di direttore d’orchestra. In questa veste ha lavorato con le più importanti orchestre europee e americane.
La passione per la musica da camera e l’interesse per i giovani lo hanno portato alla creazione del Quartetto Accardo nel 1992 e all’istituzione dei corsi di perfezionamento per strumenti ad arco della Fondazione W. Stauffer di Cremona nel 1986 insieme a Bruno Giuranna, Rocco Filippini e Franco Petracchi.
Ha inoltre dato vita nel 1971 al Festival Le Settimane Musicali Internazionali di Napoli in cui – primo esempio assoluto – il pubblico era ammesso alle prove, e al Festival di Cremona, interamente dedicato agli strumenti ad arco.
Nel 1987 ha debuttato con grande successo come direttore d’orchestra e successivamente ha diretto, fra l’altro, all’Opera di Roma, all’Opéra di Montecarlo, all’Opéra di Lille, al Teatro di San Carlo a Napoli, al Festival Rossini di Pesaro, e in numerosi altri concerti sinfonici.
Oltre alle incisioni per la Deutsche Grammophon dei Capricci e dei Concerti per violino di Paganini con Charles Dutoit, Salvatore Accardo ha registrato per la Philips le Sonate e le Partite di Bach per violino solo, l’integrale dell’opera per violino e orchestra di Max Bruch con Kurt Masur, i concerti di Čajkovskij, Dvořák, Sibelius con Colin Davis, il concerto di Mendelssohn con Charles Dutoit e quelli di Brahms e Beethoven con Kurt Masur. Varie altre incisioni sono il frutto della collaborazione con le etichette ASV, Dynamic, EMI, Sony Classical, Collins Classic e Foné.
Nel corso della sua prestigiosa carriera Salvatore Accardo ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Premio Abbiati della critica italiana per le sue eccezionali interpretazioni. Nel 1982 il Presidente della Repubblica Pertini lo ha nominato Cavaliere di Gran Croce, la più alta onorificenza della Repubblica Italiana.
In occasione delle celebrazioni del bicentenario paganiniano si è esibito in tutto il mondo suonando i 24 Capricci con il “Cannone”, il violino di Guarneri Del Gesù appartenuto a Niccolò Paganini.
Il Conservatorio di Pechino lo ha nominato Most Honorable Professor ed è stato insignito dell’ordine “Commandeur dans l’ordre du mérit culturel”, la più alta onorificenza del Principato di Monaco. Nel 2002 gli è stato conferito il prestigioso premio “Una vita per la Musica”.
Alla fine del 1996 Accardo ha ridato vita all’Orchestra da Camera Italiana (OCI), formata dai migliori allievi ed ex allievi dei corsi di perfezionamento dell’Accademia W. Stauffer di Cremona. Con loro ha inciso, nel corso del 1997, per la Warner Fonit “Il violino virtuoso in Italia” e “I Capolavori per violino e archi,” dischi che segnano il debutto discografico dell’OCI.
Nel corso del 1999 Accardo ha realizzato, in collaborazione con EMI Classics e l’Orchestra da Camera Italiana, la registrazione dell’integrale dei Concerti per violino e orchestra di Paganini; per Foné il Concerto per la Costituzione e nel 2003 l’Integrale delle opere per violino di Astor Piazzolla in 3 super audio cd.
Dal 2007 ad oggi ha realizzato per Foné la seconda incisione delle Sonate e Partite per violino solo di J. S. Bach, la terza incisione dei 24 Capricci di Paganini (edizione originale) e la terza incisione delle Quattro Stagioni di A. Vivaldi (edizione Urtext) con l’OCI.
Tra il 2011 e il 2014 sono usciti per Deutsche Grammophon tre cofanetti dal titolo “L’Arte di Salvatore Accardo: una vita per il violino”, ritratto musicale dell’artista che raccoglie alcuni tra i più famosi brani della letteratura violinistica di ogni epoca. Inoltre, nel dicembre 2014, Decca ha pubblicato il cofanetto “In Concert”, che raccoglie concerti per violino eseguiti dal Maestro per Philips Classics, insieme a numerose registrazioni disponibili per la prima volta in CD.
Nell’ambito di un vasto progetto editoriale, le Edizioni Curci hanno recentemente pubblicato i Concerti per violino n. 3, 4 e 5 di Mozart (riduzione per violino e pianoforte), il Concerto op. 35 di Ciajkovskij e il Concerto op. 61 di Beethoven nella revisione e diteggiatura di Salvatore Accardo. Seguiranno gli altri concerti mozartiani e il Concerto op. 77 di Brahms.

Laura Gorna
si è diplomata presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano sotto la guida di Gigino Maestri, perfezionandosi in seguito con Salvatore Accardo all’Accademia “W. Stauffer” di Cremona. Tiene concerti nei principali teatri italiani e internazionali ed è solista ospite presso numerose orchestre sotto la direzione dei più rappresentativi direttori. Nel campo della musica da camera ha collaborato con Bruno Giuranna, Toby Hoffmann, Rocco Filippini, Bruno Canino, Michele Campanella e Franco Petracchi. È membro del Quartetto Accardo dal 1992 e dal 2005 di “EsTrio”, fondato assieme alla violoncellista Cecilia Radic e la pianista Laura Manzini. Dal 2002 ha eseguito per le più importanti istituzioni concertistiche italiane l’opera completa da camera di J. Brahms, F. Mendelssohn, R. Schumann e P. I. Čajkovskij. Compositori quali Silvia Colasanti, Fabio Vacchi e Adriano Guarnieri le hanno dedicato le loro opere. Come solista ha inciso album monografici su Piazzolla e Vivaldi con l’Orchestra da Camera Italiana, un recital con il pianista Filippo Faes e due CD con EsTrio Per le case discografiche Fonè e Decca. Laura Gorna si dedica da anni all’insegnamento, tenendo i corsi di perfezionamento all’Accademia Musicale Pescarese e corsi curriculari all’Istituto Superiore di Studi Musicali “C. Monteverdi” di Cremona.

Francesco Fiore
è nato a Roma e ha compiuto i suoi studi presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma sotto la guida di Lina Lama e Massimo Paris, perfezionandosi con Bruno Giuranna presso l’Accademia “W. Stauffer” di Cremona. Vincitore di numerosi premi e concorsi, ha svolto un’intensa attività concertistica che lo ha portato a esibirsi nelle più prestigiose stagioni in Italia e nel mondo tra cui il Chigiana International Festival & Summer Academy e la stagione di concerti “Micat in Vertice” presso l’Accademia Chigiana, collaborando con S. Accardo, B. Canino, R. Filippini, A. Meneses, B. Belkin, R. Scotto, A. Pappano, B. Giuranna, A. Kontarsky, A. Mazdar, P. Amoyal, R. Küssmaul e altri ancora. Da oltre venti anni collabora con Salvatore Accardo in progetti cameristici ed è membro del Quartetto Accardo. Per venticinque anni Prima Viola dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, ha ricoperto lo stesso ruolo presso l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, l’Orchestra Nazionale RAI di Torino ed è prima viola dell’Orchestra da Camera Italiana fin dalla fondazione. È docente di Viola presso il Conservatorio “C. Monteverdi” di Cremona. La sua discografia comprende numerosi CD per DECCA, RCA, ASV, AMADEUS, FONÉ e FONIT CETRA. Per la NHK di Tokio ha realizzato un programma televisivo suonando la celeberrima e unica viola Stradivari del Palazzo Reale di Madrid.

Cecilia Radic
, violoncellista italiana di origine croata, si è formata con David Geringas, Rocco Filippini e William Pleeth. Dopo aver ottenuto numerosi premi internazionali, ha debuttato come solista nel 1992 con l’Orchestra della RAI di Milano, con il concerto di Dvořák. Dopo aver vinto il concorso internazionale “Premio Stradivari-Roberto Caruana” nel 1996, ha tenuto concerti in tutto il mondo da solista, in orchestra e in formazioni cameristiche presso il teatro alla Scala di Milano, la Suntory Hall di Tokyo, l’Accademia Chigiana, il Festival di Cartagena, l’Avery Fisher Hall di New York, il Teatro Coliseo di Buenos Aires e altri. È membro del Quartetto Accardo e cofondatrice del trio al Femminile Estrio. Ha inoltre suonato con musicisti quali Isabelle Faust, Antonio Meneses, David Finckel, Rainer Kussmaul, Bruno Giuranna, Wu Han e Bruno Canino. Ha registrato per le etichette discografiche Decca, Chandos e Foné. È docente di violoncello presso il Conservatorio “F. Vittadini” di Pavia ed è Cello Tutor presso il Royal Northern College of Music di Manchester.

Francesca Senatore,
nata nel 1998, vive e svolge i suoi studi a Cava dei Tirreni, in provincia di Salerno. Ha intrapreso lo studio della musica all’età di 11 anni e dopo aver frequentato il Liceo Classico Marco Galdi, si è iscritta al Conservatorio “G. Martucci” di Salerno, dove nel 2019 ha conseguito la Laurea di primo livello in Viola. Ha continuato i suoi studi presso il Conservatorio “C. Monteverdi” di Cremona sotto la guida di Francesco Fiore. Dopo aver conseguito la Laurea magistrale nel 2021, è ora allieva del corso tenuto da Bruno Giuranna presso l’Accademia “W. Stauffer” di Cremona. Dal 2020 frequenta il corso triennale di Musica da Camera presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. Ha integrato il percorso di perfezionamento di studio della viola sia in ambito solistico che cameristico, frequentando masterclass tenute da maestri affermati in ambito nazionale e internazionale quali Simonide Braconi, Patrick Judt e Alexander Zemtsov. Nel 2022 è stata ammessa e frequenterà il corso di alto perfezionamento musicale di Viola e musica da camera tenuto da Bruno Giuranna all’Accademia Chigiana di Siena.

Matteo Fabi,
nato nel 2004, all’età di nove anni intraprende con il padre lo studio del violoncello. Prosegue la propria formazione presso il conservatorio G.F. Ghedini di Cuneo, diplomandosi con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore sotto la guida del M° A. Cavuoto. Attualmente frequenta il conservatorio G. Verdi di Torino con il M° M. Ferrari. È allievo del M° Antonio Meneses presso l’Accademia W. Stauffer di Cremona e l’Accademia Chigiana di Siena. Frequenta inoltre l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma sotto la guida del M° Giovanni Sollima, di cui è già stato allievo dal 2017 al 2020 presso l’Accademia “R.Romanini” di Brescia. Premiato in vari concorsi nazionali ed internazionali (ultimo, il Premio Crescendo di Firenze nel 2023), ha all’attivo recital per violoncello solo e concerti in varie formazioni di musica da camera per importanti festival e associazioni quali Festival Back to Bach, Amici di Paganini, Classiche Armonie, Toret Artist TreSeiZero, oltre ad essere già apparso più volte in veste di solista con orchestra. Nell’anno corrente ha in programma concerti con il M° Salvatore Accardo a Cremona, Siena e Venezia. Ha frequentato masterclass con maestri del calibro di Enrico Dindo, Enrico Bronzi, Giovanni Gnocchi, Mario Brunello, Sol Gabetta, Marc Coppey, Myklos Perenyi, Ludwig Quandt, Massimo Polidori, Bruno Canino, Enrico Pace, Claus-Christian Schuster.

ARIEL STRING QUARTET

L’Ariel String Quartet, formato in Israele nel 1998 da musicisti quattordicenni, ha attirato prestissimo l’attenzione del mondo musicale per bravura e espressività; si è trasferito a Boston nel 2004 grazie a borse di studio dell’America-Israel Cultural Foundation, del Legacy Heritage Fund, di D. e R. Gottesman, e della Barnett Family Foundation, per frequentare il Professional String Quartet Training Program del New England Conservatory of Music (con i Maestri Paul Katz, Donald Weilerstein, Miriam Fried, Kim Kashkashian e Martha Strongin Katz), laureandosi nel 2010. Ha vinto il 1° premio al concorso “F. Schubert and The Music of Modernity” a Graz, Austria (2003), il Gran Premio nel Fischoff National Chamber Music Competition (2006) e sia lo Székely Prize (per Bartok, 2006) che il 3° premio (2007) al Banff International String Quartet Competition. Gil French, nell’American Record Guide, lo chiama “a consummate ensemble gifted with utter musicality and remarkable interpretive power” citando come “the pinnacle of the competition” la loro esecuzione dell’Op. 132 di Beethoven.
L’Ariel ha suonato al Louvre (Parigi) e in sale come il Kaisersaal (Frankfurt), la Neue Galerie e Carnegie Hall (New York), la Jordan Hall (Boston), la Washington Performing Arts Society, la Corocan Gallery, il Kennedy Center e la National Gallery (Washington). Nel 2010-‘11 ha partecipato al ciclo dedicato a Beethoven lì e ha lavorato a Basilea con Walter Levin del LaSalle Quartet. Inoltre, suona spesso in Israele.
L’Ariel Quartet ha frequentato stages estivi, tra cui il Chamber Music Workshop del Perlman Music Program, Ravinia’s Steans Institute for Young Artists, il Great Lakes Festival (Detroit), l’Amadeus Summer Course (UK), e Pro Quartet (Francia). Più recentemente i suoi componenti sono diventati musicisti in residence a El Paso Musica (Texas).
Dal gennaio 2012, l’Ariel è “quartet-in-residence” all’University of Cincinnati, riconoscenza notevole per musicisti ancora ventenni.
Il Quartet collabora regolarmente con i pianisti Menahem Pressler e Roman Rabinovich, il violista Roger Tapping, The American String Quartet (di New York City) e The Jerusalem String Quartet.

LEONORA ARMELLINI

Leonora Armellini è stata una giovanissima vincitrice del “Premio Janina Nawrocka” per la “straordinaria musicalità e la bellezza del suono” al Concorso Pianistico Internazionale “F. Chopin” di Varsavia (2010). L’esito è stato brillantemente confermato nell’edizione del 2021, con un quinto premio che ne fa la prima donna italiana ad aver scalato le vette della competizione considerata come il vertice del pianismo mondiale. 
 Leonora Armellini (1992), figlia d’arte, si avvicina allo studio del pianoforte a quattro anni con Laura Palmieri e si diploma a dodici ottenendo il massimo dei voti con lode e menzione speciale. Nel 2005 vince con giudizio unanime il XXII Premio Venezia, riservato ai migliori diplomati dei Conservatori Italiani, e prosegue la sua formazione con Sergio Perticaroli presso l’Accademia di S. Cecilia di Roma, diplomandosi a diciassette anni con lode e diventando così la più giovane diplomata della prestigiosa istituzione. Si perfeziona con Lilya Zilberstein e Marian Mika, e si diploma presso l’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola con Boris Petrushansky (2018).
 Fra i numerosi premi e riconoscimenti per le sue qualità artistiche e umane, Leonora ha ricevuto nel 2013 dalle mani di Zubin Mehta il premio “Galileo 2000 Pentagramma d’oro” per il “grande coraggio e talento musicale”. Nel maggio 2013, l’Associazione Nazionale Critici Musicali ha deciso di assegnare il “XXXII Premio Abbiati”, “Premio Piero Farulli”, al Trio formato da Leonora, Laura Marzadori e Ludovico Armellini (pianoforte, violino e violoncello). Tiene regolarmente concerti come solista e camerista per festival e stagioni concertistiche in Italia e all’estero (Carnegie Hall di New York, Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, Salle Cortot di Parigi, Filarmonica di Varsavia, Teatro La Fenice di Venezia, Progetto Martha Argerich a Lugano, e in tutta Europa, Cina, Corea del Sud, Giappone, …), ed è stata affiancata da numerose orchestre fra cui la Filarmonica di Varsavia, l’Orchestra di Padova e del Veneto, I Solisti Veneti, l’Orchestra Filarmonica di Torino, l’Orchestra del Teatro La Fenice, l’Orchestra dell’Arena di Verona, l’Orchestra Nazionale Ucraina, la Sinfonia Varsavia, Orchestra Sinfonica della Filarmonica di Lodz (Polonia)… Leonora è protagonista di numerosi progetti discografici; di più recente uscita sono il DVD “Piano Recital” pubblicato da ContempoArs contenente, tra gli altri, gli Studi op. 25 di Chopin, e un CD pubblicato da Brilliant Classics contenente il Concerto per due pianoforti e orchestra di Poulenc, la Scottish Ballad di Britten e la Première Suite di Debussy per pianoforte a 4 mani nella formazione del Duo Pianistico di Padova (con il pianista Mattia Ometto), Orchestra di Padova e del Veneto, direttore Luigi Piovano. Nella stessa formazione ha inoltre inciso per Da Vinci Classics l’integrale dell’opera per due pianoforti di Brahms.
 È stata invitata da radiotelevisioni italiane ed estere per trasmissioni di interviste e concerti fra i quali i “Concerti del Quirinale” e l’apparizione come ospite al Festival di Sanremo 2013. A fianco di Matteo Rampin ha scritto e pubblicato il libro di divulgazione musicale “Mozart era un figo, Bach ancora di più”, edito da Salani (2014), giunto ormai alla settima edizione e tradotto in spagnolo.
 È attualmente docente di Pianoforte Principale presso il Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria (RO).

JULIEN BROCAL

Nominato “Rivelazione dell’Anno 2018” dalla BBC Music Magazine, Julien ha iniziato a studiare il pianoforte all’età di 5 anni e si è esibito per la prima volta alla Salle Cortot (Parigi) a 7 anni. È stato formato da Erik Berchot al Conservatoire National de Région de Marseille e da Rena Shereshevskaya all’École Normale de Musique de Paris Alfred Cortot, ricevendo il sostegno della Fondazione Zaleski, dell’Associazione Assophie e della Fondation Safran durante la sua formazione.
Nel gennaio 2013, Maria João Pires lo ha notato durante un corso avanzato presso la Cité de la Musique (Parigi) e lo ha invitato a una residenza artistica alla Chapelle Musicale Reine Elisabeth in Belgio. Lo presenterà in numerosi concerti in tutto il mondo, tra cui il prestigioso Chopin Festival della Warsaw Philharmonic, la Florence Opera nella serie Great Artists, il Sheldonian Theatre (Oxford), l’Auditorium Alfredo Kraus (Las Palmas) e la Philharmonie de Paris.
Ha tenuto numerosi recital in tutto il mondo, inclusi Wigmore Hall (Londra), New York Town Hall, i Flagey Piano Days, il Festival Classique au Vert, il Piano aux Jacobins, il Chopin Festival a Nohant e il Tippet Rise Art Center negli USA (Montana). Ha anche partecipato al Cambridge Music Festival, alla Chopin Society (Londra) e al NCPA (Pechino), sostituendo all’ultimo momento i famosi pianisti Fazil Say e Nelson Goerner.
Tra gli eventi salienti della stagione 2022-2023 ci sono l’uscita nell’autunno del 2023 del suo terzo album solista “Here”, dedicato alle sue composizioni registrate al Tippet Rise Art Center prima della pandemia, un tour negli Stati Uniti e l’uscita di un triplo album di Deutsche Grammophon dedicato a Chopin con la violoncellista Camille Thomas.
Julien è anche un partner regolare in musica da camera dei violoncellisti Lidy Blijdorp, Camille Thomas e della violinista Rosanne Philippens, co-organizzando con il pianista Julien Libeer il festival di musica da camera “Pause Festival” a La Donaira, in Andalusia. Julien lavora anche per portare la musica e le arti in luoghi insoliti, organizzare workshop per introdurre la musica classica e progetti educativi per bambini in difficoltà. Ha contribuito allo sviluppo del coro per bambini Equinoxe creato da Maria João Pires ed è coinvolto come direttore nel coro per bambini Singing Molenbeek che opera nelle scuole di Molenbeek a Bruxelles.
La musica è spesso identificata come intrattenimento, ma Julien la propone anche come strumento di cura e terapia. Avvia regolarmente sessioni di Respirazione Musicale con il Dottor Ilios Kotsou, uno psicologo delle emozioni, che presto saranno trasmesse tramite un’applicazione mobile open source.
Il suo primo album pubblicato nel 2017 è dedicato al repertorio di Frederic Chopin con i 24 Preludi Op. 28 e la Sonata n. 2 Op. 35. La registrazione è stata elogiata all’unanimità dalla stampa internazionale, con la BBC Music Magazine che la definisce uno “Chopin avvolgente”, assegnandogli 5 stelle e presentandola come il miglior album strumentale del mese. Il suo secondo album, composto da opere di Ravel e Mompou, è uscito nel 2018 ed è stato accolto con entusiasmo dalla stampa internazionale: Patrick Rucker, redattore della rivista Gramophone, ha scritto “Vi imploro di non perdere l’opportunità di ascoltare questo talento singolare.” Ora è nella sua sala studio, il “Jardin Musical”, un ecosistema creativo che riflette i principi della permacultura, fornendo uno spazio per produrre esibizioni dal vivo, registrazioni e residenze.

COSIMO CAROVANI

Fiorentino di nascita, Cosimo Carovani è solista, camerista e compositore.
Si è perfezionato e collabora con grandi personalità musicali, tra cui Andrea Lucchesini, Antonello Farulli, il Quartetto di Cremona, G. Turconi, Johannes Meissln, Oliver Wille, Ulf Schneider, Ebahard Feltz, Reiner Schmidt, Volker Jakobson, Luc-Marie Aguera, H. Müller, e il leggendario primo violino del quartetto Alban Berg, G. Pichler.
Ha partecipato agli incontri estivi dell’Accademia Europea del Quartetto (ECMA), ha seguito i corsi di perfezionamento per quartetto d’archi presso la Scuola di Musica di Fiesole e alla Musikhochschule di Hannover.
Si diploma col massimo dei voti al Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze sotto la guida di Andrea Nannoni, seguendo contemporaneamente i corsi della Scuola di Musica di Fiesole con Filippo Burchietti. Si perfeziona in seguito con i maestri Giovanni Gnocchi e Stefano Cerrato presso l’Accademia “Incontri col Maestro” di Imola e nel 2018 con Enrico Dindo presso la Pavia Cello Academy. Consegue il diploma di Bachelor K.A. presso la Hochschule für Musik, Theater und Media di Hannover, sotto la guida di Tilmann Wick. Risulta vincitore di borse di studio, tra cui il prestigioso DAAD Preis oppure Live Music Now Stipendium, il Börsen Club Hannover, il Premio Giuseppe Scotese, il Jeunesse Musical, il premio per la cultura del fondo Morosini.
Camerista per vocazione, è il violoncellista del Quartetto Indaco (quartetto in residenza presso “Milano Classica” e Festival “highscore” di Pavia), col quale ha una carriera internazionale (finalista al Concorso Internazionale “Paolo Borciani” 2017). Ha suonato per emittenti quali Radio Tre Piazza Verdi, Rai 5, o la NDR di Hannover e ha partecipato a diversi festival come camerista e solista, quali Heidelberger Frühlings (2014-2016-2017), Festival del Maggio Musicale Fiorentino, NDR Musikwochen, International MusikFest Goslar, Grunelius Concert a Francoforte, la Società del Quartetto di Milano, Festival “Paesaggi Toscani”, Festival Anima Mundi, Palazzo Marino in Musica, Società dei concerti di Milano Festival Musica nei Chiostri, Quator a Bordeaux, Festival Trame Sonore, Festival Stradivari di Cremona e molti altri.
Nel 2023, si è aggiudicato con il Quartetto Indaco il 1° premio nel concorso di musica da camera Osaka Chamber Music Competition.
È primo violoncello presso l’Orchestra da Camera “Milano Classica” e ha collaborato con orchestre quali O.G.I, Orchestra “Leonore” (primo Violoncello) di Pistoia, Orchestra Uni.Mi. (primo Violoncello), Orchestra “Vincenzo Galilei”, OFT di Torino, Orchestra dei Giovani di Murcia, La “Follia Barocca”, Neue Musik Ensamble di Hannover.
Ha inoltre studiato orchestrazione contemporanea, composizione e videoscrittura con Andrea Portera. Vincitore di diversi concorsi, pubblica con la casa “Sconfinarte” di Milano; le sue composizioni sono state eseguite al Teatro alla Pergola, al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, al festival Paesaggi Musicali Toscani, Agimus di Firenze, Festival le Strade del Suono di Genova. Nel 2018 ha ricevuto una commissione per un concerto per mandolino ed orchestra per Avi Avital, nel 2019 per un concerto per violoncello per Enrico Bronzi e nel 2020 un brano per viola sola “In Freiheit” e un concerto per Simone Gramaglia.
Collabora attivamente con solisti di fama internazionale quali Avi Avital, Enrico Bronzi, Uri Caine, Jorge Bosso, Derek Bermel, Claudia Barainsky, Julian Bliss, Christian Löffler, Giovanni Bietti, Franziska Pietsch e molti altri.
Registra inoltre con la “da Vinci Publishing” ed Ema Vinci di Giuseppe Scali con la quale ha vinto il Bando Siae “Per chi Crea” 2019.
È dedicatario di molti brani scritti sia per violoncello sia per quartetto di compositori quali Giovanni Sollima, Alessandro Solbiati, Federico Maria Sardelli, Nicola Sani, Michele Sarti, tra cui i due brani di Giovanni Albini e Davide Tammaro presenti nel suo disco d’esordio “ad Antiqua” che lo vede anche come compositore, ma anche i “Canti dopo l’Apocalisse” per quartetto e “Via Lucis delle Ombre” per quartetto concertante ed orchestra d’archi di Andrea Portera, il quale gli ha recentemente dedicato un brano per violoncello solo.
Suona un violoncello di Charles Claudot del 1840 di sua proprietà.

CONCERTO SCIROCCO

Guidato da Giulia Genini, flautista e fagottista svizzera-italiana, l’ensemble Concerto Scirocco su strumenti storici combina la creatività personale con una profonda consapevolezza della prassi esecutiva storica. Concerto Scirocco collabora con Arcana/Outhere Music che ha pubblicato tutti i CD dell’ensemble, incentrati sulla riscoperta e la valorizzazione di compositori seicenteschi italiani e europei: “Giovanni Croce”, 2017 (cinque Diapason), “Stefano Bernardi, Lux Aeterna – Ein Salzburger Requiem”, 2019 (Diapason Decouverte, Choc Classica), “Giovanni Picchi – Canzoni da Sonar per ogni sorte d’Istromenti” (5 stelle Musica Magazine, Disco del mese su The Classic Review e RSI Rete Due), “Music for the Eyes – Masques and Fancies”, 2021 (5 Diapasons), “Massimiliano Neri, sonate et canzone” 2022 (5 Diapasons, 5 stelle Classica Magazine, 5 stelle Musica Magazine, Clef d’or Res Classica). Vincitore del concorso SRF Schweizer Radio Fernsehen “Kulturplatz” nel 2021, selezionato come uno dei migliori progetti culturali tra più di 60 artisti, Concerto Scirocco si esibisce regolarmente in importanti festival in Svizzera, Francia, Germania, Polonia, Austria, Olanda, Italia, Croazia, Portogallo, Finlandia. 

TODD CROW

Todd Crow ha riscosso grande successo suonando nel Nord e Sud America e in Europa. Il New York Times descrive il suo modo di suonare come “eroico, di grande respiro, colore e forza”.
Il Times di Londra utilizza termini come “da brivido”, “esaltante” e il Wall Street Journal gli riconosce un “magnifico controllo e grande senso dell’architettura musicale”
Ha suonato come solista con importanti orchestre negli Stati Uniti, Inghilterra, Italia, Israele, Repubblica Ceca così come in recitals o in concerti di musica da camera al Belioz/Dutilleux Festival di Manchester, Washington’s National Gallery of Art, Concertgebouw di Amsterdam, Wigmore Hall a Londra, Metropolitan Museum of Art, Avery Fisher Hall e Alice Tully Hall al Lincoln Center di New York. Ha debuttato come solista alla Carnegie Hall con l’American Symphony Orchestra nel 1992 e al Barbican Centre con la London Philharmonic nel 1986. I suoi concerti, registrati e dal vivo, sono spesso trasmessi dalla BBC Radio, dalla National Public Radio ed altre importanti radio degli Stati Uniti.
Dal 1996 è direttore musicale e pianista al Mt. Desert Festival of Chamber Music a Northeast Harbor nel Maine. È spesso ospite al Bard Music Festival, Casal Festival, Music Mountain, Maverick Concerts e altri importanti appuntamenti musicali.
La sua produzione discografica include Sonate di Haydn e Schubert, la trascrizione di Liszt per pianoforte solo della Symphonie fantastique di Berlioz, musiche di Taneyev e Dohnanyi, l’opera omnia per violoncello e pianoforte di Mendelssohn (violoncellista Mark Shuman) e il Concerto n.1 di Ernst Toch’s con la NDR-Hamburg Symphony Orchestra diretta da Leon Botstein. Il suo CD più recente “Todd Crow: The BBC Recordings” (edito da MSR), contiene musiche per pianoforte solo di Mendelssohn, Mendelssohn/Liszt, Moscheles e Schumann da registrazioni originali della BBC Radio.
Nato a Santa Barbara in California, si laurea a pieni voti all’Università della California e alla Juillard School. All’età di 13 anni gli viene assegnata dalla Epstein Foundation di Chicago una borsa di studio dal rinnovo illimitato per lo studio della composizione. Ancora adolescente riceve molti premi, vince il concorso indetto dalla National Society of Art and Letters e a 15 anni il Santa Barbara Symphony Young Artist Competition.

RICHARD HAGLUND

Conosciuto per le sue interpretazioni espressive e l’attenzione meticolosa ai dettagli, Richard Haglund ha riscosso consensi per aver saputo infondere nuova vita sia nel repertorio tradizionale che contemporaneo. La sua capacità di connettersi con musicisti e pubblico lo ha reso un direttore molto ricercato per orchestre in tutto il mondo, spesso richiesto come direttore ospite, esecutore e docente.
Come direttore ospite, Maestro Haglund ha guidato ensemble professionali in America e in tutto il mondo. Tra questi figurano la Camerata Chamber Orchestra (Cluj, Romania), la St. Petersburg Hermitage Orchestra (Russia), la Varna Philharmonic e Gabrovo Chamber Orchestra (Bulgaria), Capella Orchestra (San Pietroburgo, Russia), National Chamber Orchestra of Moldova (Chişinău), The Milano Classico (Milano, Italia) e la Bantul Philharmonic Orchestra (Romania). Recentemente ha guidato la Vidin Bulgaria Philharmonic in una performance di un programma interamente dedicato a Beethoven in tre città.
L’esperienza diversificata di Haglund include il ruolo di Pops Conductor per la stagione estiva della Greater Newburgh Symphony Orchestra, Assistente Direttore della Woodstock Chamber Orchestra e del Bard Community Chorus. A Broadway ha guidato una lettura anteprima di “Song of Solomon”.
Nativo del Minnesota, il Maestro Haglund ha ricevuto la sua formazione musicale in Percussione e Piano. Ha conseguito una laurea in Musica presso l’Università del Minnesota e un master in Direzione d’Orchestra presso il Bard College Conservatory of Music, dove ha studiato con Harold Farberman e Leon Botstein. Oltre agli studi di direzione, ha studiato composizione con la rinomata compositrice Joan Tower al Bard Conservatory.

La ricerca dell’eccellenza musicale del Maestro Haglund lo ha portato a studiare direzione in tutto il mondo con numerosi insegnanti, tra cui Gustav Meier, Paul Vermel, Larry Rachleff, William Jones, Apo Hsu e Philip Greenberg. I suoi incarichi precedenti includono il ruolo di direttore musicale dell’Erato Chamber Orchestra (IL), Heartland Symphony (MN), Northeast Orchestra (MN) e Sangamon Valley Youth and Community Orchestra (IL). Ha ricoperto il ruolo di assistente direttore dell’Illinois Symphony Orchestra per diverse stagioni e ha visitato migliaia di studenti delle scuole elementari ogni anno nelle sue attività di divulgazione. Nel 2022 è stato selezionato come vincitore dell’International Conductors Workshop and Competition tenutosi ad Atlanta, in Georgia. La sua attività è caratterizzata da brillantezza artistica, dedizione all’educazione e un profondo amore per il potere trasformativo della musica.

GOMALAN BRASS

Il GOMALAN BRASS Quintet è un gruppo di ottoni eclettico ed estremamente dinamico, costituito da cinque raffinati musicisti: Marco Pierobon (tromba), Francesco Gibellini (tromba), Nilo Caracristi (corno), Gianluca Scipioni (trombone), Stefano Ammannati (tuba). Grazie all’avvincente sinergia tra abilità esecutiva e coinvolgimento teatrale, cifra distintiva del quintetto, il Gomalan Brass si destreggia con disinvoltura all’interno di un repertorio vastissimo, che spazia dal rinascimento al melodramma e alla musica contemporanea, senza disdegnare incursioni nel repertorio della musica per film. Lo spettacolo proposto e continuamente rinnovato, e per la riconosciuta qualità musicale e per la particolare verve istrionica dei componenti del quintetto, da più di vent’anni conquista pubblica e critica di tutto il mondo.
Ad appena due anni dalla fondazione, nel novembre 2001, il gruppo si aggiudica il primo premio al Concorso Internazionale “Città di Passau”, uno dei più prestigiosi riconoscimenti a livello mondiale nel campo della musica per ottoni, guadagnandosi la stima di illustri direttori d’orchestra (Metha, Muti, Maazel, Pretre, Sinopoli, Giulini, Barenboim) e di ottonisti di rilievo internazionale, come Roger Bobo, David Ohanian, Steven Mead, Dale Clevenger e Froydis Ree Wekre, tutti concordi nell’annoverare il Gomalan Brass Quintett tra i gruppi più interessanti del panorama ottonistico internazionale.
I concerti del Gomalan Brass Quintet sono stati trasmessi da svariate emittenti radiofoniche fra cui Bayerisches Rundfunk, Radio Vaticana, Radio Canada, Radio della Svizzera Italiana, Radio Classica, Radio Tre (per la quale il gruppo ha eseguito diverse prime mondali).
Si sono esibiti in Italia per le maggiori società concertistiche tra le quali Accademia di Santa Cecilia, Unione Musicale Torino, Festival Internazionale di Stresa, Teatro Lirico di Cagliari, Festival MiTo Settembre Musica, Teatro Comunale di Vicenza, Teatro Ristori di Verona, Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, Orchestra da Camera di Mantova Tempo d’Orchestra, Chateaux en Musique Val d’Aosta, Settimane Musicali di Grado, Etruria Festival, Filarmonica di Trento, Amici della Musica di Perugia, Associazione Musicale Meranese, Festival Galuppi di Venezia, Fondazione Carispezia, Amici della Musica di Novara, Amici della Musica di Verona, Accademia Filarmonica Messina, Asolo Musica Treviso, Amici della Musica di Foggia, Associazione Musicale Etnea, Amici della Musica Trapani, Musicariva Festival, Filarmonica di Rovereto, Brass Festival Merano, Festival I Suoni delle Dolomiti, solo per citarne alcune.
Intensa anche la loro attività all’estero dove hanno eseguito numerose tournée in Giappone nelle principali città (tra cui alla Tokyo City Hall) e in Taiwan, nonché in diversi festival da camera e per soli ottoni come il Festival Internazionale di Cartagena, Harrogate International Festival e Oundle International Festival in Inghilterra, il Limooux Brass Festival in Francia, Sion Festival in Svizzera, Festival di Haut Jura, Cracovia Festival, Torrent Festival e Salceda de Caselas Festival Internazionale di Ottoni in Spagna, Spalato Festival e Zagabria International
Festival in Croazia, Lieska Brass Week in Finlandia, Kalavrita Brass Festival Grecia, Uberlingen Festival Germania ed in varie stagioni cameristiche in Austria, Polonia, UK, Canada, Germania.
Il quintetto ha all’attivo numerosi lavori discografici di cui i primi due pubblicati da Summit Records, Gomalan Brass Quintet e Swingin’ pool. Il terzo, per l’etichetta Naxos, Moviebrass, dedicato alla musica da film, ha ottenuto enorme successo ed è stato fra i più scaricati dal sito classicsonline.com. Il quarto cd è stato pubblicato in proprio per celebrare il primo decennale di attività: 1999/2009 Ten Years Live.
Nel 2010 è uscito anche un DVD che racchiude un integrale concerto live (Lodi, Auditorium BNL) ed un documentario sul gruppo e nel 2012 quello contenente lo spettacolo dell’”AIDA”, nel particolare arrangiamento e adattamento coreografico per quintetto d’ottoni, che da anni l’ensemble propone con grande successo in tutto il mondo.
Nel 2016 Gomalan Brass Quintet torna a registrare producendo Back to Classics, integralmente dedicato al repertorio classico.
Del 2021 il cd Gomalan Short, che fissa a livello discografico la lunga e proficua collaborazione con il compositore americano David Short: la produzione discografica comprende le geniali ed irriverenti trascrizioni e i brani originali usciti dalla penna di Short in una riedizione delle storiche registrazioni del “David Short Brass Ensemble”, assieme a brani originali, mai registrati, e dedicati al Gomalan Brass Quintet.
Del 2022 è il cd Tex in Brass, un omaggio al grande eroe dei fumetti, composto da un fan accanito come Francesco Menini: una serie di appassionanti quadri musicali capaci di trasportare l’ascoltatore nel “selvaggio west” popolato dai mitici personaggi di Bonelli. Il cd è stato ufficialmente ammesso in concorso per il 65th Annual GRAMMY Awards dalla Recording Academy. 

ARIANA KIM

Citata dal New York Times per aver dato “all esecuzione un pregevolissimo filo conduttore di purezza ed eleganza sonora” la violinista Ariana Kim ha fatto il suo debutto in recital a New York alla Carnegie’s Weill Hall durante i suoi studi di dottorato alla Juilliard ed è ora professore di ruolo alla Cornell University . A 16 anni Ariana ha debuttato con la St. Paul Chamber Orchestra e a 24 è stata nominata primo violino ad interim della Louisiana Philharmonic di New Orleans; da allora è diventata una delle artiste più rispettate della sua generazione.
Come violinista dell’Aizuri Quartet ha ricevuto il Gran Premio del Concorso Internazionale di Osaka 2017, l’M-Prize 2018 e una nomination ai GRAMMY® 2019 per l’album Blueprinting. L’ensemble è stato Quartetto residente al Metropolitan Museum of Art e ha tenuto recital alla Suntory Hall di Tokyo, all’Università di Toronto, alla Duke University e al Kennedy Center, tra altri. Altrettanto devota al repertorio contemporaneo e dei secoli del passato, Ariana ha ricoperto una posizione di 10 anni con il nuovo ensemble musicale di New York Ne(x)tworks ed è attualmente alla sua 17a stagione con The Knights; la loro registrazione del 2016 … il terreno sotto i nostri piedi… in cui Ariana è solista accanto a Guillaume Pirard nel Duetto di Steve Reich, è stata scelta come “Songs We Love” di NPR per l’anno. Durante la pandemia di COVID-19, Ariana ha intrapreso un progetto di giustizia sociale con il compositore Steve Heitzeg e gli attori-narratori Lou e Sarah Bellamy per creare un’opera che faccia luce sulla violenza della polizia e sulla costruzione della comunità; il progetto è culminato in un lavoro multimediale per violino solo, parlato e riprese video delle proteste e della street art emerse durante le manifestazioni del 2020.
Di recente tornata da un anno sabbatico in Corea del Sud, Ariana ha trascorso sette mesi a studiare il gayageum (un antico strumento in stile cetra), esibendosi in tutto il paese e presentando corsi di perfezionamento alla Seoul National University. Nel 2019 è stata nominata co-direttrice artistica della Chamber Music Society of Minnesota e di Paesaggi Musicali Toscani. Nell’autunno del 2023, ha presentato la prima mondiale del Concerto per violino di Piyawat Louilapprasert a Bangkok, Thailandia e il suo imminente disco – che esplora l’improvvisazione attraverso la lente delle sonate di Mozart e Beethoven insieme alla musica folk mondiale – uscirà nella primavera del 2024.


DANNY KIM

Il violista Danny Kim è entrato a far parte della Boston Symphony Orchestra all’inizio della stagione 2016-2017 ed è stato nominato prima viola durante la stagione 2017-18. Nato a St. Paul, Minnesota, ha conseguito il master in musica da viola presso la Juilliard School sotto la guida di Samuel Rhodes. Dopo aver iniziato i suoi studi musicali in giovane età al violino con sua madre Ellen Kim, è passato alla viola al liceo sotto Sabina Thatcher. Danny Kim ha completato la sua laurea presso l’Università del Wisconsin-Madison, dove ha studiato con Sally Chisholm, ricevendo una laurea in viola e un certificato in studi dell’Asia orientale. Ex allievo del Tanglewood Music Center, dove ha vinto il Premio Maurice Schwartz, ha partecipato a festival come il Pacific Music Festival, Lucerna, Aspen e Marlboro, ed è stato in tournée con i Musicisti di Marlboro. Come insegnante, è stato in residenza con El Sistema a Caracas e il Northern Lights Chamber Music Institute a Ely, Minnesota. Egli è apparso anche nella trasmissione televisiva Sesame Street con il direttore Alan Gilbert, e partecipa ai Concerti per i Giovanissimi della BSO al Boston Children’s Museum. Come appassionato di musica da camera, si è esibito con la Chamber Music Society of Minnesota, i Concordia Chamber Players e il Pro Arte Quartet, e ha collaborato con artisti tra cui Joseph Silverstein, Peter Wiley, Marcy Rosen, Richard O’Neill, Charles Neidich e Anthony McGill, tra gli altri. Inoltre, è stato in tournée in Corea del Sud nel 2014 con il suo quartetto d’archi, Quartet Senza Misura e il violista Richard O’Neill, ed è stato anche membro di ruolo della Madison Symphony Orchestra mentre conseguiva la sua laurea. È stato anche uno dei primi musicisti a partecipare allo scambio artistico tra Boston Symphony e Leipzig Gewandhaus Orchestra, entrando a far parte della Gewandhaus Orchestra di Lipsia, in Germania, durante la stagione 2018-19. Recentemente, Danny Kim è entrato a far parte della facoltà del Boston University College of Fine Arts come docente di musica. 

MIRKO LANDONI

Mirko Landoni è il II Corno dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 2018, ruolo che aveva precedentemente ricoperto presso l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento dal 2013.
Nato a Milano nel 1988, si diploma nel 2008 presso il conservatorio della sua città sotto la guida del M. Brunello Gorla.
Nel 2009 frequenta il corso di perfezionamento con il M. Guido Corti alla Scuola di Musica di Fiesole e il Master of Art in Music Performance al conservatorio di Lugano col M. David Johnson.
Nel 2010 frequenta L’Accademia del Teatro alla Scala.
Segue numerose masterclass con musicisti di fama internazionale quali Radovan Vlatkovic, Radek Baborak, Dale Clevenger, Hermann Baumann, Markus Maskuniitty, Zora Slokar, Rex Martin, Sarah Willis, Will Sanders e con l’American Horn Quartett.
Nel 2010 vince l’audizione presso il “Teatro alla Scala di Milano” col quale collaborerà continuativamente per i successivi 3 anni.
Ha inoltre collaborato in diversi ruoli con importanti orchestre quali “Orchestra della Svizzera Italiana”, “Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI”, “Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino”, “Orchestra dell’Arena di Verona”, “Orchestra La Verdi” di Milano, “Pomeriggi
Musicali di Milano”, “Filarmonica Arturo Toscanini”, “Orchestra da camera di Mantova”, ed altre.
Nel 2013 e nel 2015 viene invitato come Substitute Principal Horn nella Malaysian Philharmonic Orchestra.
Ha suonato sotto la direzione di maestri di calibro mondiale quali Daniel Barenboim, Kirill Petrenko, Semyon Bychkov, Valery Gergiev, Paavo Järvi, John Eliot Gardiner, Gustavo Dudamel, Herbert Blomstedt, Antonio Pappano, Daniel Harding, Myung-Whun Chung, Daniele Gatti, Esa-Pekka Salonen, Gianandrea Noseda, Jeffrey Tate, Juraj Valčuha, Fabio Luisi, Marc Albrecht, Claus Peter Flor, Robin Ticciati.
Dal 2020 crea contenuti e tiene lezioni e corsi di corno e psicologia della performance musicale.
È stato docente ai corsi di “Santa Fiora in Music“, all’Istituto Superiore di Studi Musicali “Rinaldo Franci” di Siena e al Festival cornistico dell’Etna. Insegna corno e musica da camera alla scuola di musica “Avos” di Roma.

ELEONORA MATSUNO

Nata nel 1984 a Milano, Eleonora si è diplomata nel 2003 con il massimo dei voti presso il Conservatorio G. Verdi di Milano nella classe del M° Umberto Oliveti e nel 2007 ha conseguito, sempre con il massimo dei voti, la laurea di secondo livello in violino, preparata dal M° Gabriele Baffero. Ha continuato la sua formazione presso la Scuola di Musica di Fiesole nella classe di alto perfezionamento del M° Felice Cusano.
Collabora con diverse orchestre a livello nazionale e internazionale, tra cui è impossibile non citare l’International Mahler Orchestra (Germania), Camerata Nordica (Svezia) e la Norwegian Chamber Orchestra.
Ha ricoperto ruoli di spalla in orchestre quali l’Orchestra Regionale Toscana, l’Orchestra Filarmonica italiana, l’Orchestra da camera Milano Classica, l’Orchestra del Teatro Coccia di Novara, l’Orchestra dell’Ente “Marialisa de Carolis” di Sassari e Camerata Nordica.
Nel 2007 nasce il Quartetto Indaco, formazione di cui Eleonora è primo violino e con la quale ha vinto numerosi premi ad alcuni dei più importanti concorsi per la musica da camera nazionali ed internazionali. Nel 2023, si è aggiudicata con il Quartetto Indaco il 1° premio nel concorso di musica da camera Osaka Chamber Music Festival.
Si è inoltre esibita, in formazioni cameristiche e come solista, in numerose sedi in Italia e all’estero ottenendo l’entusiastica approvazione della critica, e ha partecipato a diverse trasmissioni radiofoniche tra cui, in formazione di quartetto, per Radio 3 (Concerti del Quirinale e il programma “Piazza Verdi”) e per la BBC Radio Live in Inghilterra.

ROGER MOSELEY

Roger Moseley è un professore associato di musica presso l’Università di Cornell. Ha conseguito un dottorato in musicologia presso l’Università della California, Berkeley, e ha studiato con Graham Johnson nel programma MMus di pianoforte collaborativo presso la Guildhall School of Music and Drama di Londra, che ha completato con distinzione. Nel suo libro “Keys to Play: Music as a Ludic Medium from Apollo to Nintendo”, presenta registrazioni di musiche di Mozart, Beethoven, Bizet e C.P.E. Bach realizzate insieme ai colleghi di Cornell Ariana Kim e Malcolm Bilson. Il prossimo mese, guiderà la musica da camera e insegnerà l’improvvisazione storica al festival annuale del Chamber Music Collective a Lewisburg, PA. La sua conoscenza storica e musicologica, oltre alla sua abilità tecnica sulla tastiera dei secoli XVII, XVIII e XIX, lo rendono un talento unico tra gli studiosi di tastiera di questa generazione.

HANA MUNDIYA

Celebrata per il suo “violino pirotecnico” (BBC Music Magazine, 2023), Hana Miyamoto Mundiya è una ricercata interprete sui palcoscenici più prestigiosi del mondo. Avendo fatto il suo debutto da solista con la New York Philharmonic all’età di 13 anni nella David Geen Hall al Lincoln Center, Hana è una versatile solista e musicista da camera, e si è esibita a livello internazionale in Italia, Svezia, Giappone, Germania, Francia, Austria, Spagna, Repubblica Ceca, Ungheria e Svizzera.
Vincitrice di numerosi concorsi internazionali di violino, tra cui il Concorso Internazionale Johannes Brahms in Austria, il Concorso Internazionale di Violino Leopold Mozart in Germania, il Concorso Wieniawski della Fondazione Kosciuszko e il Concorso Hudson Valley a New York, Hana si è esibita come solista alla Carnegie Hall, alla sede delle Nazioni Unite, al Kurhaus Wiesbaden e ai Paesaggi Musicali Toscani, e in musica da camera alla Alice Tully Hall, alla Merkin Concert Hall e alla Walt Disney Concert Hall. Suona regolarmente con il rinomato pianista svedese Per Tengstrand ed è stata protagonista del suo pluripremiato documentario, “Beethoven – Libertà della Volontà”, sulla potenza senza tempo della musica di Beethoven. Come violinista barocca, si è esibita con The Academy of Ancient Music alla Walt Disney Concert Hall, The English Concert e Early Music Princeton.
Impegnata nell’interagire con il suo pubblico al di fuori della sala da concerto, Hana collabora con le agenzie delle Nazioni Unite – tra cui l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), l’UNICEF e l’UNESCO – così come la Croce Rossa e RAINN per sostenere i sopravvissuti alla violenza di genere. Ha anche collaborato con la Chamber Music Society del Lincoln Center in un partenariato educativo.
Nata e cresciuta a New York City, Hana ha conseguito una laurea in Letteratura Comparata presso l’Università di Princeton e un master in Musica alla Juilliard School.

ORCHESTRA DA CAMERA MILANO CLASSICA

L’Orchestra Milano Classica, fondata nel 1993 e affidata dalla Stagione 2018/2019 alla direzione artistica di Claudia Brancaccio, è l’unica orchestra d’archi di Milano.
Guidato dai membri del Quartetto Indaco, il nucleo dell’orchestra è composto da musicisti di grande esperienza nell’ambito della musica da camera a cui si aggiungono membri di formazioni italiane e straniere: uno degli obiettivi dell’ensemble è infatti quello di offrire al pubblico un’esperienza speciale in cui l’orchestra si esibisce come un grande quartetto.
La vocazione cameristica dei musicisti che la compongono porta l’orchestra a esibirsi principalmente senza direttore e ad affrontare il proprio repertorio con l’approccio tipicamente riservato allo studio della musica da camera, spaziando dal periodo barocco-classico alla musica contemporanea.
Milano Classica ha collaborato con solisti e concertatori di fama internazionale e si è esibita come orchestra ospite in alcune delle più prestigiose sale italiane e straniere, esportando con orgoglio il nome di Milano in Italia e all’estero. Molti i compositori che hanno scritto appositamente per l’Orchestra e numerose le incisioni premiate dalla critica specializzata.

QUARTETTO DI CREMONA

Il Quartetto di Cremona nasce nel 2000 presso l’Accademia Stauffer di Cremona. Si perfeziona con Piero Farulli e con Hatto Beyerle, affermandosi in breve come una delle realtà cameristiche più interessanti sulla scena nazionale e ben presto anche internazionale.
Il Quartetto è ospite regolare nei principali festival e rassegne in Europa, Sudamerica, Australia e Stati Uniti: Beethovenhaus e Beethovenfest di Bonn, Bozar di Bruxelles, Festival di Turku, Kammermusik Gemeinde di Hannover, Konzerthaus di Berlino, Wigmore Hall di Londra, Perth Festival in Australia, Coliseum di Buenos Aires, Metropolitan Museum di New York, sono tra i palcoscenici calcati dal quartetto.
Dal 2011 al 2014 come “Artist in Residence” presso la Società del Quartetto di Milano hanno eseguito l’integrale dei quartetti di Beethoven, riscuotendo un tale successo da essere reinvitati nel 2016 per eseguire il ciclo completo dei quartetti di Mozart.
Nell’estate 2016 riproporranno il ciclo Beethoven al festival di Norwich.
La stampa specializzata internazionale ne sottolinea le alte qualità artistiche ed interpretative ed emittenti radiotelevisive di tutto il mondo (quali RAI, WDR, BBC, VRT, SDR, ABC) trasmettono regolarmente i loro concerti in un repertorio che spazia dalle prime opere di Haydn alla musica contemporanea.
Dall’autunno 2011 sono titolari della cattedra di Quartetto presso l’Accademia Walter Stauffer di Cremona. In campo discografico, nel 2011, è uscito per la Decca l’integrale dei Quartetti di Fabio Vacchi e nel 2012 per la Naxos, hanno inciso un disco dedicato ai compositori italiani dal titolo “Italian Journey”
Terminerà nel 2015 la pubblicazione dell’integrale dei Quartetti di Beethoven per la casa discografica tedesca Audite: il primo volume ha ottenuto subito importanti riconoscimenti come 5 stelle dal BBC Music Magazine e dallo Strad e nel giugno 2013 è stato nominato Disco Star del mese dal prestigioso Fonoforum tedesco. Grande successo hanno ottenuto anche i volumi successivi, esaltati dalla critica internazionale che unanimemente considera il quartetto di Cremona il vero erede del Quartetto Italiano
Tra gli ultimi riconoscimenti, ricordiamo il Supersonic Award della rivista tedesca Pizzicato e la nomination all’International Musical Award 2015 per la musica da camera.
Il Quartetto di Cremona è stato scelto come testimonial per il progetto “Friends of Stradivari”.

MARTTI ROUSI

Martti Rousi è uno dei più importanti violoncellisti della sua generazione. Ha avuto successo sia come solista internazionale che come didatta. Nel 1986 Rousi ha vinto la medaglia d’argento al VIII Concorso Tchaikovsky di Mosca. Da allora si è esibito con le principali orchestre scandinave ed europee, come le Sinfonie della Radio di Helsinki, Stoccolma e Oslo, la Filarmonica di Copenaghen, la CBSO di Birmingham, l’Orchestra Mariinsky, la Sinfonica di Mosca, le orchestre nazionali polacca e ungherese, Statsphilharmonie Rheinland-Pfaltz, Shanghai e Johannesburg philharmonic lavorando con direttori come Esa-Pekka Salonen, Valeri Gergiev, Okko Kamu, Osmo Vänskä, Sakari Oramo, Olli Mustonen, Ari Rasilainen, Leif Segerstam, Emmanuel Krivine, Bernhart Klee, Joseph Swensen e Muhai Tang. Rousi ha un vasto repertorio con orchestre minori, dal barocco al moderno, e ha collaborato con le orchestre da camera di Mosca, Monaco, Ostrobotnia, Tallinn e Tolosa.
Negli anni ’90 Rousi ha suonato in trio con il violinista Leonidas Kavakos e il pianista Peter Nagy, eseguendo anche il triplo concerto di Beethoven e il doppio concerto di Brahms. Nei recital si esibisce con pianisti come Olli Mustonen, Kathryn Stott, Henri Sigfridsson, Laura Mikkola, Massimo Somenzi e Juhani Lagerspetz.
È inoltre invitato a molti importanti festival di musica da camera in tutto il mondo. Tra il 1993 e il 2009 Rousi è stato direttore artistico del festival musicale di Turku, durante il quale si sono esibiti artisti leggendari come Svjatoslav Richter, Yehudi Menuhin, Vladimir Azkenazy, Valeri Gergiev e Lang Lang. Nel 2010 è diventato direttore artistico del SIBAFEST di Helsinki, nel 2010-2011 è stato direttore artistico della Sibelius -series al Verkatehdas di Hämeenlinna. 2012 è stato nominato direttore artistico di Suvisoitto a Sysmä. Nel 2019 è diventato direttore del nuovo Cellofest di Helsinki, che riunisce giovani solisti di spicco nelle principali sale da concerto della Finlandia. È stato membro della giuria di importanti concorsi internazionali come il XIV Concorso Tchaikovsky di Mosca 2011 e 2015, il Vittorio Gui di Firenze, il Concorso internazionale di duo di Lione, il Concorso Eleanore Schoenfeld, il Classic Strings di Vienna, il Concorso Mravinsky, il Solistpriset di Stoccolma e il Concorso Paulo di Helsinki.
I suoi insegnanti più importanti sono stati Arto Noras, Janos Starker, Natalia Gutman, Valter Deshpalj e William Pleeth. Dal 1995 Rousi è professore di violoncello presso la prestigiosa Sibelius Academy di Helsinki. La sua classe di violoncello attira talenti da tutto il mondo.
Nel 2016 è stato invitato come professore ospite al conservatorio di musica di Shanghai. Nel 2010 Rousi ha formato un ensemble di violoncelli, il Sibelius Academy Cello Virtuosi, con i suoi migliori studenti e da allora si sono esibiti in importanti sale da concerto come la Mariinsky concert hall, Tampere talo e Verkatehdas a Hämeenlinna. Nell’estate 2017 sono stati invitati al prestigioso festival Stars of the White Nights. Rousi è invitato a tenere masterclass nelle principali accademie di tutti i continenti e insegna regolarmente alla Casa della Musica di San Pietroburgo. Tra le sue registrazioni figurano diverse incisioni solistiche e cameristiche per le etichette ONDINE e FINLANDIA. Suona violoncelli di Carlo Giuseppe Testore del 1690 e di J-B Lefevre del 1760; il suo arco preferito è un FX Tourte del 1810.

MARCELLO SCANDELLI

Marcello Scandelli, cresciuto in una famiglia di musicisti, studia al Conservatorio “G. Verdi” di Milano con Giuseppe Lafranchini, primo violoncello del Teatro alla Scala. Prosegue gli studi con Paul Tortelier , Gabor Eckhardt , Amedeo Baldovino e il Trio di Trieste con il quale consegue una borsa di studio e Diploma di Merito all’Accademia Chigiana, e borsa di studio alla Scuola di Fiesole come miglior allievo della classe di musica da camera. Al suo attivo numerosi concerti in Europa, Russia, Sud America  e Stati Uniti durante i quali ha collaborato con artisti quali F. Gulli, M. Fornaciari, F. Biondi, S. Montanari, E. Bosso, O. Dantone, M.Mercelli, S. Kuijken, M. Hugget, E. Gatti, G.Carmignola, M.Brunello , G.Sollima , S. Azzolini, I.Faust, P.Kopatchinskaja.
In qualità di primo violoncello solista ha collaborato con svariati ensemble di musica antica, attualmente collabora per alcuni progetti  come primo violoncello con  Il Giardino Armonico , Consort Gabetta, l’Accademia dell’Annunciata e i Virtuosi Italiani. Da più di un ventennio collabora come concertatore e solista con l’Orchestra Milano Classica.
Nel 1996 fonda l’ensemble “Il Furibondo”, gruppo strumentale che gli permette di affrontare con estrema duttilità repertori che vanno dalla canzona seicentesca al concerto, dal ricercare alla cantata sacra e profana, dalla danza rinascimentale alle sonate del ‘700. Da questo progetto insieme a Liana Mosca e Gianni de Rosa fonda nel 2011 il trio d’archi su strumenti d’epoca “Il Furibondo”.
Molte le registrazioni discografiche, tra le quali Viaggio a Napoli per Stradivarius con musiche di Leo, Durante e Fiorenza nella veste di solista concertatore con Milano Classica e Sacred Music in Lombardy in veste di concertatore per la casa discografica Pan Classics.

SHANE SHANAHAN

Il percussionista vincitore del Grammy, Shane Shanahan, unisce i suoi studi sulle tradizioni di batteria di tutto il mondo alla sua esperienza nel jazz, rock e nella musica d’arte occidentale per creare uno stile unico e molto ricercato. È uno dei membri fondatori dell’eclettico Silkroad Ensemble di Yo-Yo Ma e ha trascorso decenni in tournée in tutto il mondo. Il maestro Ma crede che “la creatività di Shane provenga dalla sua capacità di attingere all’energia dell’universo”. Nel 2017, Yo-Yo passò la leadership artistica del Silkroad a Shane e ai suoi colleghi, tutti e tre ricoprendo il ruolo di codirettori artistici per i successivi tre anni. Le sue composizioni sono presenti in diverse registrazioni del gruppo, tra cui l’album natalizio “Songs of Joy And Peace”, vincitore di un Grammy. Shane ha anche suonato e/o registrato con artisti come Bobby McFerrin, Aretha Franklin, James Taylor, Philip Glass, Alison Krauss, Deep Purple, Jordi Savall, Chaka Khan, Bill Frisell, Steve Gorn, Amjad Ali Khan, Jamey Haddad, Osvaldo Golijov, William Kentridge e Glen Velez, tra gli altri. Le sue esibizioni dinamiche hanno fatto alzare in piedi il pubblico nelle più grandi sale da concerto del mondo, tra cui la Carnegie Hall, dopo il quale il New York Times dichiarò: “Alla fine della sua virtuosa danza da giullare, con gli arti in volo mentre volteggiava avanti e indietro tra doumbek, piatti e parti del corpo, il pubblico applaudì con gioia”. Si è anche esibito alla Casa Bianca per il presidente Barack Obama e per la first lady Michelle.
Forte sostenitore del potere trasformativo dell’istruzione, Shane tiene frequentemente workshop nelle principali università del mondo, tra cui Princeton, Harvard e Cornell. È un Artista Insegnante Ospite presso la Hartt School e la Eastman School of Music. Dal 2012 al 2016, Shane è stato l’Artista Insegnante Principale per l’iniziativa educativa integrata nelle arti di Silkroad, Silkroad Connect. Nel 2017 è stato un Artista Distinto Blodgett presso l’Università di Harvard. Per diversi anni, Shane ha anche svolto un lavoro intensivo con studenti di tutte le età presso la Lame Deer School, su una riserva di nativi americani nel Montana. Collabora attivamente con le comunità di danza, teatro e yoga nell’area di New York e, quando non è in tournée, tiene corsi di batteria nel suo studio a Brooklyn. Ha anche suonato nelle orchestre di diverse produzioni di Broadway, tra cui Caroline, or Change, The Color Purple, Shrek, Spider-Man, Fun Home, Tuck Everlasting, Mean Girls e Come From Away.

CAMILLE THOMAS

Ottimismo, vitalità e gioiosa esuberanza sono elementi della personalità ricca e coinvolgente di Camille Thomas. La giovane violoncellista franco-belga, che ha firmato un contratto esclusivo con Deutsche Grammophon nell’aprile 2017, comprende il potere dell’arte nell’unire persone e individui provenienti da culture, paesi e contesti diversi. La sua carismatica arte è guidata da una passione per la vita e dal desiderio di ispirare gli altri ad aprire i loro cuori alla meraviglia e all’emozione della musica classica. “Credo fortemente che la musica abbia il potere di ingrandire il cuore, di farti sentire tutto con maggiore intensità”, afferma. “La musica dà speranza per la bellezza e la grandezza dell’anima umana”.
Voice of Hope, il suo secondo album per DG, è stato programmato per l’uscita internazionale il 6 giugno 2020. Al suo cuore c’è la registrazione in prima mondiale del Concerto per Violoncello e Orchestra ‘Never Give Up’ di Fazil Say, la risposta del compositore agli attacchi terroristici a Parigi e Istanbul, scritta appositamente per Thomas, che ne ha dato la prima esecuzione mondiale a Parigi nell’aprile 2018. È il primo album classico registrato in collaborazione con l’UNICEF, che riflette il desiderio della violoncellista di aiutare gli altri attraverso la sua musica.
Camille Thomas è nata nel 1988 a Parigi. Ha iniziato a suonare il violoncello all’età di quattro anni e ha fatto progressi così rapidi che presto ha iniziato a prendere lezioni da Marcel Bardon. Si è trasferita a Berlino nel 2006 per studiare con Stephan Forck e Frans Helmerson alla Hanns Eisler Hochschule für Musik e ha proseguito la sua formazione con lezioni post-laurea di Wolfgang-Emanuel Schmidt alla Franz Liszt Hochschule für Musik di Weimar.
Camille sta conquistando il palcoscenico mondiale a un ritmo sorprendente. Ha già lavorato con direttori come Paavo Järvi, Mikko Franck, Marc Soustrot, Darrell Ang, Kent Nagano, Stéphane Denève e con orchestre come la Deutsche Kammerphilharmonie Bremen, l’Accademia Santa Cecilia, la Sinfonia Varsovia, lo Staatsorchester Hamburg nell’Elbphilharmonie, il Lucerne Festival Strings nell’Herkulessaal di Monaco, l’Orchestre National de Bordeaux e la Brussels Philharmonic.

Camille Thomas suona il famoso Stradivarius ‘Feuermann’ del 1730 in prestito dalla Nippon Music Foundation.

IRENE VENEZIANO

Irene Veneziano svolge intensa attività concertistica in tutto il mondo. 
A Pechino è stata nominata membro onorario del Beijing Bravoce Music Club e in Perù ha ricevuto il titolo onorifico di “Visitante distinguida”.
Nel 2017 le è stato assegnato il Premio alla cultura nazionale “Toyp 2017” e inoltre è stata inserita nella mostra “Donne. Mujeres italianas que han cambiado la historia” a Logroño (Rioja, Spagna).
Nel gennaio 2011 ha debuttato al Teatro alla Scala di Milano, con grande successo di pubblico e di critica.
Ha vinto una trentina di concorsi pianistici nazionali ed internazionali. È risultata semifinalista al prestigiosissimo “16th International Piano Competition F. Chopin” di Varsavia 2010 e finalista all’“International German Piano Award” di Francoforte 2015. Tra gli altri, il “Prix Jean Clostre” a Ginevra (2008), il secondo premio al “B&B International Piano Competition” di New York 2009, il premio “A. Casella” al “Premio Venezia”, 1° Premio ed assegnazione del “Grand Prix” per il punteggio più alto fra tutte le categorie al “Tim Torneo internazionale di musica” a Parigi 2012, il Premio Web al Concorso Pianistico Internazionale di San Marino 2012. È stata una dei sei pianisti scelti per la prestigiosa “Eppan Academy” 2012.
Ha suonato per Radio3 ai Concerti del Quirinale, tre volte per la Radio Suisse Romande a Ginevra, per Radio Clásica-Radio Nacional de España, per Radio Popolare e per Radio Classica di Milano.
Si è diplomata con 10, lode e menzione all’Istituto Musicale Pareggiato “G. Puccini” di Gallarate (M° M. Neri). Nel 2008 ha ottenuto il diploma accademico di II livello al “G. Verdi” di Milano (M° Edda Ponti) con 110/110, lode e menzione; il diploma di musica da camera con menzione presso l’Accademia Internazionale di Imola (M° P. N. Masi e Trio Altenberg); il diploma del corso di perfezionamento pianistico presso l’Accademia di S. Cecilia di Roma (M° S. Perticaroli) con 10 e lode. Le è stata inoltre assegnata la “Borsa di studio G. Sinopoli 2008” per il miglior diplomato dell’Accademia, consegnatole dal Presidente della Repubblica al Quirinale. Nel 2009 ha infine conseguito il diploma di Didattica della musica a Milano.
Si è perfezionata con i Maestri A. Maffei, S. Perticaroli (anche al Mozarteum di Salisburgo), E. Fadini, M. Vidlund, M. Roscoe, F. Scala, J. Achucarro, D. Merlet, P. Gililov e K. Bogino.
Suona in duo stabilmente con il rinomato flautista Andrea Griminelli.
Ha collaborato con importanti musicisti tra i quali: i flautisti William Bennett, Davide Formisano, Andrea Oliva (1° flauto Orchestra di S. Cecilia di Roma), Michele Marasco (1° flauto ORT), Matteo Evangelisti (1° flauto Orchestra dell’Opera di Roma), Alice Morzenti (1° flauto dello Staatstheater di Norimberga), Angela Citterio (1° flauto Orchestra Pomeriggi Musicali di Milano), Marco Zoni (1° flauto Teatro Alla Scala di Milano), Silvia Careddu (1°flauto Wiener Symphoniker di Vienna), Paolo Taballione (1° flauto della Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera), Andrea Manco (1° flauto del Teatro alla Scala di Milano), Mario Caroli (Professore all’Académie Supérieure de musique di Strasburgo e alla Musikhochschule di Friburgo), Sebastian Jacot (Primo flauto della Gewandhausorchester di Lipsia); con i clarinettisti  Fabrizio Meloni (1° clarinetto del Teatro Alla Scala) e Marco Giani (1° clarinetto Orchestra Pomeriggi Musicali di Milano); con il 1° fagotto del Teatro Alla Scala Valentino Zucchiatti; con il 1° violoncello del Teatro alla Scala Massimo Polidori; con il quartetto Terpsycordes; con i violinisti Francesca Dego, Davide Alogna, Alessio Bidoli, Daniele Pascoletti (Concertino del Teatro Alla Scala); con la prima tromba della London Symphony Orchestra Philip Cobb; i cantanti Saimir Pirgu, Piero Mazzocchetti, Barbara Frittoli, Amii Stewart; il chitarrista Emanuele Segre; il pianista Bruno Canino.
Ha lavorato con i direttori d’orchestra: Yuri Bashmet, Stanislaw Kochanovsky, Pier Carlo Orizio, Ovidiu Balan, Reinhard Seehafer, Emmanuel Lahoz, Sergio Vecerina, Michele Brescia, Massimiliano Caldi, Giancarlo De Lorenzo, Stephanie Pradoroux, Franco Vigorito, Elena Casella, Roberto Misto, Roberto Bacchini, Sandro Pignataro, Luigi Di Fronzo, Massimo Alessio Taddia, Jader Bignamini, Roberto Pasquini, Keith Goodman, Vladimir Elner.
La rivista musicale Amadeus ha pubblicato nel 2015 un suo cd solistico (“Irene Veneziano live in Torino”) e uno in duo con violino dedicato a Ottorino Respighi; nel 2016, in copertina il suo cd solistico “Jeux d’eau”. Ha prodotto due cd solistici e un vinile. Ha inciso un cd del compositore Franco Salaris, uno del compositore Alessandro Tetragoni e uno del compositore Remo Vinciguerra pubblicato da Edizioni Curci. L’Edizione musicale Vigormusic ha pubblicato la sua composizione “Rêve” per flauto e pianoforte e la sua composizione “Profumo” per pianoforte solo. La rivista Suonare News ha pubblicato un suo cd Demo per il Celviano Grand Hybrid della Casio in ottobre 2016. L’etichetta Velut Luna ha pubblicato in ottobre 2016 il cd a quattro mani con la pianista Eliana Grasso “Sortilèges”.
È docente di pianoforte principale presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Puccini” di Gallarate e ha insegnato anche nei Conservatori di Ravenna e di Trapani

STEPHANIE ZYZAK

Elogiata per la sua sensibilità musicale e il suo modo di suonare sincero, la violinista Stephanie Zyzak si sta rapidamente guadagnando la reputazione di una delle musiciste più piene di sentimento e più profonde della sua generazione.
All’età di sette anni, Stephanie ha fatto la sua prima apparizione da solista con la Starling Chamber Orchestra presso l’Aspen Music School ed è diventata la più giovane vincitrice ad aver mai ricevuto la Aspen Music School New Horizon Fellowship. L’anno successivo si è esibita in Germania come ospite invitata della Internationale Kunst – Akademie Liechtenstein (IKAL). Dal suo debutto nel 2004 con la Louisville Orchestra, Stephanie si è esibita come solista in Germania, Russia, Austria, Svezia, Spagna, Italia, Francia e con orchestre tra cui la Cincinnati Symphony Orchestra, la Dayton Philharmonic, la Southeast Missouri Symphony e la UC Orchestra Sinfonica Davis. I momenti salienti della stagione recente e futura includono esibizioni al Caramoor, alla Carnegie Hall, alla serie di concerti commemorativi di Dame Myra Hess, alla Philadelphia Chamber Music Society e alla Phillips Collection, tra gli altri.
Musicista da camera profondamente appassionata, Stephanie ha avuto il privilegio di collaborare con musicisti rinomati tra cui Jonathan Biss, Kim Kashkashian, Ida Kavafian, Alice Neary, Danny Phillips, Marcy Rosen e Mitsuko Uchida. Si è esibita anche al Marlboro Music Festival, allo Steans Music Institute di Ravinia, a Caramoor, al Four Seasons Chamber Music Festival, nonché in tournée con i Musicians From Marlboro.
Nata nella Carolina del Sud, Stephanie si è diplomata al Conservatorio del New England dove ha studiato con Miriam Fried. Attualmente sta studiando al CUNY The Graduate Center con Mark Steinberg. È anche membro fondatore di Ensemble132, un collettivo di musica da camera ed è stata membro dell’Ensemble Connect 2020-22 alla Carnegie Hall.
Stephanie si esibisce con un violino Joseph e Antonio Gagliano del 1778, generosamente prestato dallo Steans Music Institute di Ravinia, e con un arco di François-Nicolas Voirin.


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